Della mia (ormai) mitica crostata di pane e mele vi ho già parlato e riparlato: chi mi segue da più tempo sa già che questa è una delle mie ricette preferite, e che, per quanto povera e rustica, riscuote sempre un gran successo, in qualsiasi occasione io la proponga (dalla cena di Capodanno, al compleanno, passando per le inaugurazioni di parchi giochi!). In foto vedete i pezzi superstiti… non ho fatto in tempo a fotografare la torta intera!!!
E’ una ricetta che ho modificato e personalizzato partendo da una di Montersino, l’ho fatta in diverse versioni, anche adatte a varie intolleranze proponendola senza uova, senza lattosio e addirittura senza zucchero saccarosio.
Questa volta l’ho finalmente provata con il crumble di marzapane così come suggerito nella ricetta di Montersino. Per il ripieno, invece, ho continuato a seguire la mia ricetta che trovo più sfiziosa ed adatta al mio gusto.
Ingredienti (per due crostate di circa 22cm diametro) – Ingredients (for two 22cm baking tin):
Ad essere sincera non me lo aspettavo che questo dolce venisse così buono! Anche perché ero partita con l’intenzione di liberare un po’ frigo/freezer e dispensa di basi/alimenti da consumare prima che fosse troppo tardi. Mi sarei accontentata di un qualcosa di buono per la colazione senza troppe pretese, e invece… To be honest I did not expect that this pie could result so yuhmmy! Also becouse I just had the intention make something for breakfast using some leftovers, nothing special at all! And it was not so…
Invece ne è venuta fuori una meravigliosa crostata, non l’ho più usata per la colazione, ma portata in studio e condivisa con le mie colleghe. Come al solito non sono rimaste nemmeno le briciole… E mi hanno stupito le facce letteralmente commosse delle mie amiche che non avevano parole per descrivere la bontà di quanto appena mangiato. O meglio, parole ne hanno avute e sono state: “Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm” e “Ma cosa diavolo ci fai qui, perché continui a fare l’avvocato quando potresti fare soldi a palate vendendo roba così!”. What it came out was a wonderful pie, I no more used it for the breakfast! I brought it to my colleagues in the office for the tea/coffee hour and… Neither crumbs were left! I was surprised by the touched faces of my friends, who had no words to describe how they liked my cake! Rather… they had some words like “Yuhmmmmmmmmmmmmmmm” and “What the hell are doing here as a lawyer? You have to open a bakery and get lot of money with such a great things!”
E allora, lasciatevi conquistare anche voi, no??! So… would you like to try it too!
La ricetta è in sostanza una semplificazione, ancora una volta, di una ricetta di Montersino, ossia la crostatina di mele di Golosi di Salute, in cui il frangipane (ossia una crema con farina di mandorle) è nella versione senza uova. Io dovevo consumare del frangipane stoccato in freezer preparato con le uova secondo la ricetta base quindi la versione che vi do è quest’ultima.
Conto comunque di preparare anche la versione senza uova e senza lattosio, ed i motivi li conoscete già! A proposito, avete dato una sbirciata al contest “Non rompete le uova!?”. The recipe is (again) a simplified version of the Montersino little Apple tarts, where the “frangipane” (=a filling almond cream) is egg-free. I needed to use some other frangipane cream (with eggs) stored in my freezer, so this will be the recipe I’m going to write to you.
But I will try also the egg-free version for sure, and you already know the reason why, isn’t it!
Ingredienti per una crostata di 22 cm (Ingredients for a 22 cm pie)
300g pasta frolla (300g short crust pastry)
2 mele (2 apples)
125g farina di mandorle (125g almond flour)
125g burro (125g butter)
125g zucchero a velo (125g icing sugar)
125g uova (125g eggs)
50g farina 00 (50g all purpose flour)
mezza bacca di vaniglia (1/2 vanilla berry)
due cucchiaini di rum (2 teaspoon rhum)
zucchero di canna q.b. (brown sugar as needed)
confettura di albicocche q.b. (apricot jam as needed)
Procedimento (Directions):
Preparare il frangipane: unire il burro, lo zucchero a velo, la vaniglia e il rhum in una impastatrice o in una ciotola e mescolare per bene con la frusta “K” o con un cucchiaio di legno. Aggiungere la farina di mandorle, le uova sbattute e versate a filo ed infine la farina (Nota: il frangipane può essere preparato in anticipo e conservato in congelatore per qualche settimana). (Prepare the Frangipane cream: mix the butter with sugar, vanilla, rhum. Then add the almond flour, the eggs little by little and finally the flour.)
Stendere la pasta frolla con il mattarello in uno strato di circa 3mm e foderare bordi e fondo di una tortiera di 22cm già imburrata (oppure diversi stampini da crostatina. Bucherellare il fondo e versarvi all’interno il composto frangipane (per non farlo staccare dopo la cottura potete stendere un velo di marmellata di albicocche sulla pasta prima).Roll out 300g of pastry and use to line a lightly-buttered 22cm fairly deep baking tray with removable ring (or many little trays). Riddle the pastry with a fork. Pour the frangipane stuffing into the pastry.
Sbucciare le mele, privarle del torsolo e tagliarle a fettine spesse circa 1,5 cm. e sistemare le fette sopra il frangipane premendo leggermente. Spolverizzare le fettine di mele con zucchero di canna e infornare in forno già caldo 180° per 35 min (15 per le crostatine) (per verificare la cottura vale la prova stecchino). Peel the apples, remove the stump, and cut into 1,5cm slices. Put the apples slices on the frangipane cream, put on the apples brown sugar and bake in the centre of pre-heat owen. Cook for 35 min. at 350°F
Lasciar freddare quindi estrarre la crostata dagli stampi e lucidare con confettura di albicocche. Let it become cool. Then use apricot jam to make it glossy (should you like).
Da leccarsi i baffi! Very yuhmmy!!!
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Eccomi! Vi ho lasciato due settimane senza ricettine, perdono! Ma lo scorso fine settimana ne ho approfittato per stare un po’ con i miei e al lavoro questi ultimi giorni sono stati particolarmente pieni. Devo ancora ringraziare Lalla e Darkjade per avermi menzionato nel loro Seven Link, ma il post è ancora nelle bozze!!! I’m back! Sorry! I gave you no recipe for two weeks! But I spent last weekend with my family and last days I was a bit busy with work. I am also on late in saing “Thank you!” toLalla and DarkJade for mentioning me into theyr Seven Links Project. I have the post into draft folder yet!
Ma ritorno alla grande con una ricettina che farà felice molti, anzi, moltissimi di voi, compresi quelli che ancora non mi conoscono e che magari arriveranno cercando una torta buona, sana e che può essere assaporata anche da chi soffre di molteplici intolleranze, tra cui uova, lattosio e volendo, con piccole modifiche, anche glutine. But I’m back with a recipe which, I know, will make happy all of you, and also all the people who still don’t know me and are searching for a yuhmmy and sane cake, made to be served to everyone, even to people who cannot eat eggs or lactose. Also celiac people can eat it, if you just substitute few ingredients!
In più è una ricetta di riciclo di un alimenti preziosissimo: il pane. Una buona merenda per i bimbi, una colazione che dona il sorriso e lo sprint al mattino… insomma, il non plus ultra delle crostate!!! Moreover this is a recipe which use a really precius food: bread leftovers! It is a sane snack for the kids, it is good for breakfast becouse will give you a smile and the right sprint, for sure. In conclusion this is the ultimate apple pie!!!
La ricetta è frutto della fusione di una ricetta inventata da mia madre, una sorta di “crostata cuor di mela” molto ricca, e la crostata di pane e mele di Montersino. Ero partita infatti con l’idea di realizzare quest’ultima, ma avevo dimenticato di comprare alcuni ingredienti per cui ho deciso di omaggiare con un dolce due grandissimi maestri: mia madre e Montersino!!! The recipe is the result of a fusion. I was inspired by a pie my mother cooked up, such a “rich apple heart pie”, and also inspired by Montersino’s Apple and Bread Pie. Actually, my first intention was to prepare the latter one! But I forgot some ingredients, thus I decided to honor with a single cake my two greatest masters: my mother and Montersino!!!
Le dosi che vi riporto sono quelle per ottenere la torta come l’ho realizzata io, per la crostata di Montersino, completa degli streusel di marzapane in superficie potete vedere questa videoricetta. I just give you the recipe of the pie I realized. Should you want to know the Montersino original version, which includes marzipan crumble on the top, you can see this videorecipe.
Ingredienti (per uno stampo di 22cm) – Ingredients (22cm baking tin): Per la pasta frolla senza uova e senza lattosio (for the shortbread)
un cucchiaio colmo di confettura di albicocche – 1 tbs apricot jam
Video Procedimento (Directions)
Preparare la pasta frolla: impastare velocemente gli ingredienti con la punta delle dita. Formare una palla liscia, avvolgerla in pellicola trasparente e lasciarla riposare in frigo per 30 min. Prepare the short crust pastry with flour, butter/margarine, sugar and the milk, draw together with fingertips and knead quickly and lightly until smooth. Wrap in foil and refrigerate 30 min. before using.
Preparare il ripieno: tagliare le mele a dadini. Ammollare l’uvetta in acqua calda e poi immergerla nel limoncello (o rum). Privare il pane della crosta, tagliarlo a dadini e bagnare con il latte caldo. Se necessario aggiungere più latte, tutto il pane deve essere bagnato ma non deve spappolarsi. Prepare the stuffing: chop the apples. Soak the raisin into warm water then dip into the liqueur. Cut off thebread crust and chop. Then dip into warm milk. The bread had to be all wet, not mashed. Add more milk if needed.
In una ciotola mischiare il pane ammollato con le mele, l’uvetta, le noci, la cannella, la scorza di limone, la margarina fusa ed un generoso cucchiaio di marmellata di albicocche. Mix into a bowl the bread, the apples, the raisin, the walnuts, the cinnamon, the grated lemon peel, melted margarine, and the tbs of jam.
Stendere 300g di pasta frolla con il mattarello e foderare fondo e bordi di una teglia. Bucherellare il fondo e versare il ripieno. Coprire con la restante pasta frolla, bucherellare in più punti la sfoglia e infornare in forno già caldo a 190° per 30 min. Roll out 300g of pastry and use to line a lightly-buttered 22cm fairly deep baking tray with removable ring. Riddle the pastry with a fork. Pour the bread and apple stuffing into the pastry and cover with the remaining one. Riddle also the top. Bake in the centre of pre-heat oven. Cook for 30 min. at 350°F.
Lasciar raffreddare quindi decorare con zucchero a velo. A piacere, per rendere lucida la crostata potete spennellarla con confettura di albicocche. Let it become cold, then decorate with icing sugar. Should you like, you can make “glossy” the pie brushing it with apricot jam.
Anche questa crostata insieme con la torta di barbabietole e cioccolato è stata destinata alla mia cara amica che nell’ultimo anno ha dovuto fare i conti con delle intolleranze. Questo il suo commento: Also this pie, like the beet and cocoa one, was a gift for my friend who cannot eat eggs and lactose. Here it is her comment:
La crostata mela e noci è stato un capolavoro assoluto, davvero eccezionale, perché è rimasta buonissima e umida per tutta una settimana senza neanche metterla mai un minuto in frigorifero… puoi metterla nel libro che scriverai… ; Direi che sei pronta a specializzarti nel settore delle intolleranze. The apple pie with walnuts was your masterpiece, really extraordinary! It remain very good and a little wet for a week, and there is no nedd to put it into the fridge. You can add it in the recipe book you must write! I think you are ready to specialize yourself into the food allergy area!
Ed ecco l’interno! Buona buona! Oltretutto la presenza del pane da l’idea e la consistenza della torta. The inside. Very yuhmmy! And the bread inside give you the idea of the cake, rather then the pie.
Ottima con una pallina di gelato.
Se ci sono problemi di intolleranza al glutine, potete eliminare pane, latte e margarina dal ripieno, ed utilizzare per la frolla farina di riso.
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Avevo del maiale da consumare in congelatore, ho sfogliato un po’ i miei ricettari e ne La Cucina-Cds di Febbraio 2010 ho trovato questa. Avendo più o meno tutti gli ingredienti necessari ho deciso di sperimentarla, devo dire che l’accostamento della composta dolce (smussata dalla presenza del peperone) con il maiale ha il suo perché, non male! Il maiale l’ho cotto un po’ meno rispetto a quanto previsto dalla ricetta, ma ottimo lo stesso. Se non vi spaventa l’accostamento dolce/salato provatela. Io lo rifarò!
Ingredienti per 4 persone:
4 braciole di maiale
2 mele renette (io ho usato una pera!!)
50g zucchero
10g burro
4 fettine di pancetta affumicata (io non l’avevo)
1/2 falda di peperone rosso
peperoncino
salvia
2 cucchiai di succo di limone (io il succo di un limone intero)
sale e pepe q.b.
Procedimento:
Tagliare il peperone a dadini. sbucciare le mele e tagliate la polpa a tocchetti. Raccogliere le mele in una casseruola con il limone e coprire a filo con l’acqua.
Far cuocere le mele per 5/7 minuti, poi passarle al setaccio, rimetterle in casseruola con lo zucchero, i dadini di peperone e lasciare addensare.
Far rosolare la pancetta in una padella antiaderente a fiamma medio-alta sino a farla diventare croccante, sgocciolatela e lasciatela in caldo.
Nello stesso recipiente fondere il burro, unire la carne e la salvia, i peperoncini e lasciar rosolare per circa 3 minuti per parte. Salare, pepare, coprire con il coperchio e lasciar cuocere per altri 8 minuti.
Servire con la composta di mele.
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Sbucciate le mele, tagliatene una a fettine e le altre a cubetti e lasciatele macerare nel succo del limone spremuto.
Lavorare il burro a crema con 125g zucchero. Aggiungere le uova, la scorza grattuggiata del limone, un pizzico di sale ed infine la farina, l’amido e il lievito. Unire le mele tagliate a dadini.
Versare il composto in uno stampo a cerchio apribile di 26 cm diametro. Distribuire sulla superficie del dolce le fettine di mela e cospargerle con i 50g di zucchero rimasti.
COTTURA: 190° per 50/60 min.
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Tagliare le mele a fettine e macerarle con il succo di limone. Mescolare la farina con 100g zucchero, la scorza di limone grattugiata. Aggiungere poi lo yogurt, l’aroma, l’uovo,il sale, il burro, il lievito.
Stendere la pasta in una sfoglia sottile, usarne metà per foderare una teglia rettangolare. Disponete le fettine di mele e cospargere lo zucchero rimanente (100g). Ricoprire con il resto della paste e unire bene i bordi.
COTTURA 25-30min 180°
Tagliate il dolce a quadretti e cospargete di zucchero al velo.
Variante: secondo il vostro gusto potrete aggiungere all’interno del dolce, insieme alle mele, uvetta, mandorle, marmellata… quello che più vi stuzzica la fantasia del momento!
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Lavorare il burro a crema aggiungere i 200g zucchero al velo, l’aroma, le uova, il sale. Quindi aggiungere la farina + lievito ed infine 50g amaretti e 2 mele a pezzettini (lasciare da parte una mela a pezzettini e 100 g di amaretti sbriciolati)
Distribuire l’impasto in una lastra da forno (30 cm x 40), livellare e disporre la mela a pezzettini rimanente e il resto degli amaretti sulla torta.
COTTURA 20/25 min 180° nella parte media del forno.
Tagliare la torta a fette rettanfolari e cospargere con zucchero al velo.
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Sbucciare le mele, frullarle e unirle al succo di limone. Tritate le mele essiccate e mettetele in un tegame con il frullato preparato; fate cuocere a fuocco dolce per 5 min., unite la buccia grattuggiata e cuocete per altri 15 min. Lasciare raffreddare completamente coprendo il tegame.
Mescolare la farina alle spezie e un pizzico di sale, unite il burro a pezzetti e lavorare sino ad amalgamare il tutto
Al composto di mele aggiungere l’uovo leggermente battuto con una forchetta e la vaniglia in polvere. Unire il composta all’impasto preparato, aggiungere i gherigli di noce tritati e l’uvetta. Lavorare il tutto sino ad ottenere un impasto benamalgamato.
Versate l’impasto in una tortiera su cui è stesa della carta da forno. Fate cuocere per 30 min. a 180°.
Quando sarà raffreddato tagliate in pezzi regolari e spolverare di zucchero al velo.
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I miei breakfast party sono ormai diventati una specie di tradizione: ogni volta che ho voglia di celebrare un momento speciale con i miei amici (compleanno, cambio casa, acquisto della planetaria da testare!!!), li invito per una domenica mattina a colazione a casa mia! E vedo anche che è molto apprezzata, p di quanto non lo sarebbe un brunch, non solo perchè la colazione è il pasto più amato da noi italiani golosoni, ma anche perché lascia liberi per altri impegni del weekend.
E sono dovuta arrivare alla “terza edizione” del mio breakfast party per provare finalmente la Crostata Cappuccina. Ce l’avevo in mente da tantissimo tempo e finalmente le ho dato in questo buffet la centralità che meritava. Quale poteva essere un dolce più appropriato per giocare il ruolo del pezzo forte in un breakfast party se non una crostata al gusto di cappuccino, appunto!
La crostata si compone di 3 strati, non troppo complicati da preparare: base di pasta frolla (possibilmente integrale), ripieno di frangipane al caffè e mandorle, e topping di ganache al cioccolato bianco variegata al caffè per completare.
Il risultato: una esplosione di gusto e consistenze nella vostra bocca da farvi desiderare di prolungare la colazione o la pausa te per ore e ore.
E’ stata apprezzata e acclamata da tutti e sappiate che divideva il tavolo con i brownie cheesecake, che quanto a bontà non sono secondi a nessuno.
Vi ho incuriosito abbastanza? Bene: segnatevi la lista ingredienti perché, se vi piacciono i dolci al caffè o alle mandrole. non vi pentirete di averla provata. Parola di Cle.
Ingredienti per la Crostata cappuccina
Dosi per due stampi quadrati da 20 cm lato oppure due tondi da 22 cm diametro
pasta frolla
circa 600g pasta frolla
Vi consiglio una pasta frolla non troppo dolce e se possibile con almeno una parte di farina integrale. Se non avete una ricetta collaudata provate queste dosi: 300g farina, 100g zucchero, 200g burro a temperatura ambiente, 1 uovo, un pizzico di sale, una punta di bicarbonato)
Per il frangipane al caffè:
190 g di farina di mandorle
190g zucchero
190 g di burro a temperatura ambiente
210 g di uova
35 g di amido di riso o mais
35 g di farina di grano duro
10 g di cacao amaro
10 g di caffè solubile
7 g di caffè macinato
Per la ganache al cioccolato bianco variegata al caffè
500 g di cioccolato bianco
320 g di panna
40 gr zucchero
30 gr burro
5 gr caffè solubile
5 gr colla di pesce ammollata
come preparare la crostata cappuccina
Iniziate preparando la pasta frolla mischiando tutti gi ingredienti fino ad ottenere una palla, che appiattirete e metterete in frigo riposare per circa 30 min.
Nel frattempo preparare il frangipane alle mandorle: Montare il burro morbido con lo zucchero, aggiungere le uova una alla volta, alternandole con gli altri ingredienti miscelati tra loro. Si otterrà un composto morbido e cremoso. Mettere da parte ma non in frigo, altrimenti si solidifica per via del burro.
Stendere la pasta frolla in una sfoglia di 3 mm e foderare due stampi per crostata (fondo e bordi). Bucherellare il fondo e distribuire il frangipane al caffè, lasciandovi un pochino sotto il bordo della crostata.
Cuocere per 40/45 min. a 170° o fino a che facendo la prova stecchino questo verrà via asciutto.
A questo punto potete congelare il dolce e terminare con la glassatura al cioccolato bianco il giorno in cui vi servirà.
Preparare la ganache al cioccolato bianco: scaldare metà dose di panna con lo zucchero, versarla poi sul cioccolato tritato e mescolare fino a fare sciogliere il cioccolato (eventualmente date dei colpetti al microonde). Aggiungere la colla di pesce ammollata in acqua fredda e fare sciogliere per bene, quindi unire il resto della panna e amalgamare il tutto (eventualmente servitevi di un frullatore ad immersione, lasciando in questo caso riposare il tutto una decina di minuti per far scomparire le bolle.).
Prelevare due cucchiai di ganache e mischiatele al caffè solubile. Tenere da parte.
Versare la ganache al cioccolato bianco a temperatura ambiebte sulla crostata. Con la ganache al caffè creare dei ghirigori a piacere.
Far riposare (o scongelare) in frigo per un paio di ore almeno prima di servire. Se arriva al giorno dopo è ancora più buona!!!!!
Se ti è piaciuta questa ricetta o l’hai provata, fammelo sapere nei commenti, condividila con gli amici e poi prova anche…
Forse avrete notato in edicola o nelle inserzioni pubblicitarie nella vostra timeline di Facebook che è in edicola una nuova rivista di cucina: Facile con Gusto, edita da Quinto Quarto, in cui possiamo reincontrare volti già noti tramite le pubblicazioni di Alice (Montersino, Lunardini, Campoli…).
L’elemento che va a caratterizzare questa rivista è il collegamento con la scuola di cucina on-line (con tanto di attestato finale) del Club Academy, in cui potete fruire di corsi appositamente creati per la fruizione online con maestri del calibro di Luca Montersino, Gianluca Aresu, Fabio Campoli e Cristina Lunardini. Acquistando la rivista troverete all’interno un codice per poter guardare la prima delle lezioni del corso. Io credo che punterò su Fabio Campoli! Vi aspettavate che dicessi Montersino, eh? In realtà guardando il programma del corso è molto simile alla raccolta dei DVD Accademia di Pasticceria già in mio possesso.
Ma vediamo meglio cosa offre la rivista. Nella gallery la foto degli indici.
mde
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Innanzi tutto, è stampata su carta riciclata. E’ molto che non acquisto una rivista ma mi pare che non sia un tratto comune, quindi pollice in su per l’attenzione all’ambiente.
Le ricette, come spesso accade nei “primi numeri” sono per lo più delle proposte “classiche”, quasi tradizionali, con qualche variante per stuzzicare la fantasia. In sostanza la rivista propone quello che proclama nel titolo: ricette non troppo elaborate, ma che dovrebbero essere appaganti dal punto di vista del gusto. Degli spunti di pronta esecuzione, sia per i pasti quotidiani, sia per ricevere gli amici.
La grafica non mi ha particolarmente entusiasmata, devo essere onesta. La copertina è a un tantinello “moscia” per i miei gusti. Non l’avrei mai notata in edicola. L’ho cercata (anzi: chiesta, non la vedevo!) perché sapevo che era in uscita, ma non avrebbe attirato la mia attenzione in un altro contesto.
Anche le foto interne degli impiattamenti, le definirei “essenziali”, vi danno l’immagine del piatto e poco altro. Apprezzo il fatto che non si utilizzino le riprese dall’alto, questo si, ma, da foodblogger, sempre alla ricerca di spunti per rendere più appetitose le foto da mettere nel blog, non ho trovato grande ispirazione “visiva”.
Ad esempio queste due immagini. Lo so che i secondi sono davvero difficili da fotografare, ed il pesce, nel suo “piattume” ancora peggio, ma il piatto di cetriolini a fette (nella didascalia leggo anzi: cetrioli e mele!) monocromo senza uno spruzzo nemmeno di prezzemolo a dare una variazione cromatica… oltre a non ispirarmi, devo dire, mi intristisce. Nell’era di Instagram dove anche un cappuccino di soia decaffeinato sembra una squisitezza, questo tipo di “piattume” nelle foto mi sembra anacronistico. Oppure mi da l’impressione che si sia attinto da foto e ricette di repertorio, già a disposizione dell’editore, come spesso accade nelle pubblicazioni di cucina (il che ci sta pure!).
Sulla qualità e validità delle ricette non posso ancora esprimermi, visto che non ne ho ancora provata nessuna (tranne quella di Montersino, a me già nota! La crostata di Frangipane e mele). Il fatto di non aver provato ancora nessuna ricetta, se vogliamo è un indice rivelatore per me che, solitamente, quando compro un libro o una rivista nuovi, ne provo immediatamente la ricetta che mi colpisce di più e/o di cui ho già tutti gli ingredienti in casa. Tuttavia, c’è anche da dire che avendo appena traslocato (non ve lo avevo detto?) ed essendo all’ottavo mese di gravidanza (nemmeno questo?) il mio impeto culinario è decisamente molto sacrificato in questo periodo. Per cui vi invito a non tenere conto di questo indice!
Quanto ai contenuti, ovviamente, sono proposti gli ingredienti di stagione, con focus specifici su un certo tipo di preparazione o ingrediente. In questo numero, ad esempio, c’è tutta una carrellata di ricette con il formaggio Piave (che onestamente non ho mai assaggiato). C’è anche una rubrica curata da Rosanna Lambertucci per piatti leggeri e calibrati dal punto di vista nutrizionale.
Special mention in questo primo numero per i vini Pugliesi (ne sono contenta) tra le cui proposte capeggiano ben due vini delle Cantine San Marzano (il mio paese d’origine), il che non può che rendermene fiera ed orgogliosa.
Valutazione finale? Ni! Devo prima provare le ricette e magari vedere un altro paio di numeri prima di poter dire se sia un si o un no.
Se mi fosse capitata tra le mani in edicola, probabilmente l’avrei lasciata lì. Mi incuriosiva molto la storia dei corsi di cucina online abbinati alla rivista, per questo l’ho comprata. Ma per il resto non l’ho trovata particolarmente accattivante.
Proverò alcune delle ricette ed aggiornerò il post con qualcosa di più concreto che semplici impressioni!
E voi? L’avete vista? Acquistata? avete provato una o più ricette? Cosa ve ne pare? Scrivetelo nei commenti.
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