Finalmente, dopo aver ripercorso nel post precedente le tappe fondamentali che dall’iniziale antipatia mi hanno portato alla fine al cospetto del Maestro, è arrivato il momento di resocontarvi delle tre indimenticabili ore passate con lui, Luca Montersino, in occasione di una lezione tenuta a Lecce.
Primo impatto: leggera delusione, non per lui ma per come mi aspettavo si svolgesse il corso. Avevo visto sul gruppo del fanclub di Facebook diverse foto dei corsi a cui altri fans avevano partecipato, ed ero quasi certa si potessero mettere le mani in pasta. Invece no, siamo stati a guardare. In piedi. Tre ore. Con i tacchi.
E va beh un sacrificio sopportabile quando a qualcosa si tiene davvero! A parte i piedi doloranti per il resto è stata davvero una bellissima esperienza. Lui di persona è molto cordiale, molto alla mano ma anche sempre concentrato su ogni singolo gesto.
La mia solita fortuna mi ha portato poi a scegliere, involontariamente, il posto che mi avrebbe permesso di interagire con lui praticamente per tutte le tre ore di corso: ero davanti all’abbattitore!
Chi ha seguito anche solo una puntata di peccati di gola sa bene che non c’è preparazione in cui Montersino non lo utilizzi almeno due volte (le torte erano 3). Quindi continui passaggi di teglie, stampi e roba congelata tra me e lui. Il mio capire al volo il successivo passaggio, anticipando le sue richieste, mi ha poi fatto fruttare anche due occhiolini! mica male!
Inutile dire che alcune delle gentili signore presenti non hanno fatto passare nemmeno un’ora prima di chiedere sfacciatamente: “Luca ce lo dai il tuo numero di telefono? Così magari possiamo chiamarti se abbiamo difficoltà con la ricetta!”. Una frase che si commenta da sola, sia che l’intento fosse circuirlo, sia che fosse davvero avere un “amico” con cui chiacchierare sul piatto del giorno! Comunque davvero scene di delirio, ho visto gesti di compiaciuta voluttuosità indirizzata non sempre al cioccolato fuso!!!
Personalmente io che dal fascino maschile in generale non sono particolarmente colpita, ho apprezzato lo scoprirgli (ben nascosta nel grembiule) un accenno di pancetta. Certo, lui è assolutamente in formissima per essere un pasticcere, per quanto Goloso di Salute, ma una delle mie massime è “diffidate dei cuochi magri” e un po’ di rotondità alla fine ci vuole!
Tre le torte proposte, una al moscato (Canelli), una cioccolato e banane (Guadalupe) e l’altra ai lamponi, cioccolato e frangipane al pistacchio (Rosso lampone). Quest’ultima secondo me la più interessante, in cui ha spiegato una nuova tecnica per realizzare un inserimento di gelèe di frutta adatto alla cottura in forno (tecnica che conto di riproporvi a brevissimo).
La mia piccola soddisfazione personale è arrivata quando una delle signore presenti ha pubblicamente detto: “Luca ma lo sai che la ragazza all’abbattitore ha un blog di cucina in cui ci sono anche le tue ricette?!”. Innanzi tutto fichissimo che fosse lì presente una signora che seguisse il mio blog (pensate che un’altra poi mi ha detto d’esserci capitata il giorno prima per caso ) ma poi volete mettere quanto è stato emozionante per me sentirmi chiedere da Luca Montersino: “Ah si? Hai un blog di cucina? E come si chiama?!”
Naturalmente avevo con me i bigliettini da visita del blog, che ho diffuso tra tutte le presenti e… si! L’ho fatto! Ne ho dato uno anche al Maestro! So che magari non avrà mai tempo di passare da qui, ma cavoli, era un’occasione da non perdere assolutamente!!!!
Insomma… se mi chiedete “ne è valsa la pena” dico proprio di si anche se il costo è stato un po’ altino (100€).
Momento assaggio: innanzi tutto sono stata molto contenta nello scoprire che il sapore dei suoi dolci non è poi così distante da quelli che ottengo a casa, ovvio però che l’insieme delle consistenze, la perfezione dell’esecuzione di ogni singolo passaggio si fanno sentire ad ogni boccone! D’altro canto, come lui stesso ha detto ad un’altra sfacciata frase del tipo “E’ come quello che faccio a casa”, se fossimo davvero capaci di “fare come lui” a casa, o siamo delle cuoche eccezionali, o lui non vale niente come pasticcere! Direi nettamente la prima delle due ipotesi!
Lui comunque è davvero di ispirazione e non solo per le ricette! Traspare l’amore e la passione per il suo lavoro in ogni gesto ed in ogni sorriso, con la giusta fierezza per gli sforzi fatti per arrivare sino a dove è ora. Luca Montersino non è un pasticcere famoso grazie alla TV, è un professionista che ha avuto una grande intuizione (rendere la pasticceria “salutare”) e ne ha fatto non solo il proprio marchio di fabbrica, ma quasi una missione. E’ una persona che condivide il proprio sapere senza timori. Potrebbe adagiarsi sugli allori del successo ma invece continua a fare ricerca, a spingersi sempre più in là nella creazione di dolci eccezionali adatti a tutti; si vede che ha a cuore la sua azienda e rispetto per chi ci lavora dentro. Questo ho visto in lui, oltre che, chevelodicoafare, un grande maestro pasticcere.
Bravo Luca, e grazie!
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