Lo so… lo so che i propositi per il 2015 erano ben diversi, di maggiore popolosità di post, di maggiore frequenza di ricette, di contenuti extra, videoricette… Lo so. Lo so! Non che non ci abbia provato, ma… c’è stata una “piccola” deviazione dal programma!
Chi segue anche il mio Blog personale lo sa già… sono in attesa di una bimba (se vuoi conoscerne la storia, clicca qui) e… le esigenze di riposo e la maggior stanchezza mi hanno tenuta lontana dal Blog più di quanto avrei voluto. A questo si aggiunge anche il fatto che ho avuto un grosso problema con il mio vecchio PC ed ho perso un sacco di materiale (personale e per il blog) per cui potete immaginare lo sconforto che mi assaliva ogni volta che aprivo il mio laptop.
Ma ora mio marito (santo subito) mi sta pian piano recuperando tutti i dati (tirandomi su di morale) ed io sono già a metà del secondo trimestre e mi sento una leonessa, di nuovo in piene forze! Certo, non riuscirò a tenere fede agli obiettivi che mi ero prefissa a novembre, ma non vi lascerò a bocca asciutta! E poi mi mancate da morire!
Riprendo con una recensione ma molto presto vi delizierò con la mia personalissima versione dei biscotti all’amarena. Quindi, antenne drizzate, Cle è tornata!
L’opera di cui vi parlo oggi è edita da Hachette ed è dedicata a chi ama tenere le mani in pasta o per lo meno avere a che fare con farina, uova e mattarelli vari lasciando all’impastatrice il duro lavoro di gomito! Si chiama Mani in Pasta e sicuramente se avete fatto una passeggiata ieri anche solo per andare a fare la spesa, avrete notato la sua presenza in tutte le edicole, con allegato setaccio in legno.
L’opera di compone di 50 fascicoli settimanali , al prezzo di 6,99 € l’uno, fatta eccezione per la prima (2,99 €) e la seconda uscita (3,99, tra due settimane in edicola). Considerato che ad ogni fascicolo è abbinato un utensile in legno per la lavorazione della pasta, che sul mercato costerebbe dai 5 ai 10 € il prezzo sembra più che adeguato.
Inoltre anche i contenuti sembrano molto validi. Da quanto proposto nel primo fascicolo posso intuire che tutti saranno divisi in sezioni, per cui dopo la parte iniziale di scuola di cucina, troverete presentate le varie ricette di pasta fresca (all’uovo, ripiena, formati regionali, …), di pane/panini e pizze/focacce. Nel primo fascicolo non ci sono ricette di dolci né si fa riferimento a questi nel sottotitolo dell’opera (“pasta, pane e pizze fatti in casa”), ma verosimilmente rientrando anch’essi nei prodotti “impastati” qualche proposta qui e là potrebbe venir fuori nei prossimi numeri.
Naturalmente il primo fascicolo è dedicato agli impasti e le tecniche di base con spiegazione fotografica dei passaggi più importanti. Verosimilmente in concomitanza con l’uscita degli specifici attrezzi, verranno proposte le tecniche più elaborate o particolari.
Devo dirvi che trovo l’opera molto accattivante e ben fatta. Anche l’impianto grafico trasmette il giusto senso casalingo e rustico delle cose “fatte in casa” come una volta, con la giusta attenzione, comunque, alla presentazione delle ricette e con alcune rivisitazioni in chiave moderna.
Se il vostro intento è abbonarvi, posso dirvi che la mia esperienza in passato con Hachette è stata molto positiva: abbastanza puntuali nelle spedizioni, il servizio clienti risponde con celerità ed efficacia e quando mi è capitato di ricevere qualcosa di rotto o danneggiato è bastato comunicarlo ed ho ricevuto dei fascicoli sostitutivi. Quindi posso dirvi che, differentemente che con altri editori, sono stata più che soddisfatta.
Se vi ho incuriosito potete dare un’occhiata anche voi al primo numero, o alla loro pagina facebook, in ogni caso, buoni impasti e a presto!
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