Un piatto povero, poco elaborato, che non troverete mai nei menù, nemmeno in quelli delle trattorie di famiglia. Un piatto quasi al livello del brodino curafebbre, ma come il brodino buono buonissimo e spesso amato anche dai bambini più capricciosi (es. mio fratello la adorava anche in piena estate!). Per me è un comfort food, ossia un piatto che ti riscalda e rincuora, che ti fa sorridere qualunque sia la nuvola passeggera in cielo in quel momento.
Mia madre mi ha insegnato a farla così credo circa 15 anni fa…
Ingredienti per 4 persone:
- 200g pasta (l’ideale sarebbero gli spaghetti spezzati, ma io li odio, quindi gnocchetti sardi!)
- 500/600 g patate pelate
- 5/6 cucchiai di olio evo
- due cucchiai di passato di pomodoro (o sugo al pomodoro avanzato, o qualche pomodorino fresco)
- sedano, carota e cipolla
- 1/2 dado da brodo (facoltativo)
- sale q.b.
- Tanto taaaanto parmigiano grattugiato!
Procedimento:
- Tagliare le patate a cubetti: non troppo piccoli perché in cottura devono poi sfaldarsi, una misura giusta potrebbe essere di circa 2 cm di lato.
- In una pentola fare un soffritto con l’olio, sedano carota e cipolla, dopo poco aggiungere anche le patate e fare insaporire.
- Aggiungere il pomodoro, mescolare e aggiungere quindi l’acqua, non troppa, quanto basta a superare le patate di circa un centimetro.
- Far cuocere per 15 o 20 minuti (a seconda delle patate): l’acqua deve ritirarsi e formare con l’amido delle patate una crema piuttosto densa.
- A piacere cuocere la pasta a parte o direttamente con le patate, aggiungendo acqua calda all’occorrenza.
- Servire calda, a temperatura ustionalingua con abbondante spolverata di parmigiano (anche a più riprese!) ma per la verità è buona anche fredda a merenda! ahahaahahah!!!
Se sei a dieta… una versione alleggerita la trovi qui!
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