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Laprima volta che ho provato gli gnocchi di semolino non sono stata particolarmente entusiasta né colpita. Non li avevo mai assaggiati ed il risultato deludente li aveva fatti uscire dal mio radar sino a che non ho assaggiato quelli di mia suocera (nello specifico quella volta, secondo la ricetta di Montersino) ed ho scoperto una immensa goduria e prelibatezza. Tuttavia seguendo la ricetta di Montersino gli gnocchi vengono, secondo me, un po’ troppo molli, seppur buonissimi. Ho provato ancora un paio di volte ma senza ottenere un risultato per me convincente, sino a qualche giorno fa in cui credo di avere messo a punto la ricetta perfetta almeno per me!
Complice della buona riuscita dell’esperimento la mia fidata aiutante in cucina: la necessità di usare e smaltire quel che c’è!
Come tutte le ricette in cui si utilizzano pochi e semplici ingredienti, è di estrema importanza scegliere accuratamente la materia prima. La ricetta è tutta lì!
Ingredienti per 4/6 porzioni:
- 250g di semolino
- 500g latte intero fresco (solo latte, non diluite con acqua, non usate latte parzialmente scremato)
- 2 tuorli (oppure un uovo intero)
- un cucchiaino raso di sale
- un pizzico di noce moscata
- 40g + 50g di burro
- 80g di parmigiano e pecorino romano mischiati (oppure solo parmigiano, ma con il pecorino date una bella caratterizzazione di sapore)
per gratinare - 80g burro fuso
- due generose manciate di parmigiano
- olio evo
Procedimento:
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Mettere a bollire il latte con 40g di burro, un pizzico di noce moscata ed il sale.
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Quando il latte arriva a bollore, versare il semolino a pioggia. Mescolare e cuocere per 10/15 min. mescolando regolamente (l’operazione è un po’ faticosa,specie per quantitativi maggiori, per cui utilizzate tranquillamente il Bimby o altro robot per cucinare!). A fuoco spento aggiungete gli ulteriori 50g burro, i formaggi ed infine i tuorli. Mescolare per bene.
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Stendere il composto su una teglia o su carta da forno in uno strato di circa 1,5 cm, livellare con un mattarello o con le mani inumidite e lasciar freddare.
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Ora la parte fastidiosa, perché il composto è parecchio appiccicoso. La tradizione vuol che questi gnocchi siano tondi e disposti leggermente sovrapposti sulla teglia. Nessuno vi sottoporrà alla Inquisizione Culinaria se li tagliate, invece, in quadrati (risparmiando tempo) o se fate delle quenelle con il cucchiaio. Il concetto è fare gli gnocchi e disporli in una teglia unta con olio d’oliva (oppure burro. L’olio aiuterà la formazione di una crosticina più croccante sul fondo che io preferisco).
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Aiutandovi con un pennello o un cucchiaino, stendete un po’ di burro fuso sugli gnocchi e cospargete con una generosa manciata di parmigiano. Se ne avete, potete spargere qui e là qualche cubetto di prosciutto o altro salume avanzato in frigo.
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Passare sotto il grill fino a doratura e servire con o senza salsa di accompagnamento (io li preferisco senza nulla, ma con funghi o un ragù non devono esser male!).
E voi? Come li preparate? Con che accompagnamento li servite di solito?
Vi piacerebbe proporli in un Menù, ecco la mia proposta: Antipasto: Verdure in pinzimonio. Primo: Questi Gnocchi di semolino Secondo: Filetto con crudo e parmigianoDessert: una crostata alla crema e amarene (molto presto la ricetta).
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