Innanzi tutto cosa è la Namelaka?

La namelaka è la vostra nuova crema al cioccolato preferita. Senza uova, senza farina, facilissima da preparare, buonissima e di grande effetto sia alla vista che al gusto. Si prepara con cioccolato bianco, panna e gelatina e si può aromatizzare come più vi piace o lasciarla “neutra” per i puristi e amanti del cioccolato bianco.

La namelaka è simile alla ganache (ottenuta con panna e cioccolato in egual peso) ma meno carica di cioccolato con l’effetto di risultare al gusto più leggera (anche se comunque calorica!). E’ simile anche alla panna cotta, con cui ha in comune la presenza della gelatina, ma è di più semplice preparazione e (secondo me) più gustosa.

La Namelaka nasce in Giappone e la sua caratteristica è quella di essere ultra cremosa. E’ molto versatile essendo possibile utilizzare la namelaka sia come ripieno, sia come base per una monoporzione. Può essere congelata senza problemi, usata tal quale (colata o al sac a poche) oppure montata, assomigliando così ad una mousse. Può essere servita in coppa o al piatto… Insomma… Il Sacro Graal delle creme.

Anche se non avete letto prima d’ora questo nome, sono certa che l’avete vista almeno una volta tutti in foto e magari anche assaggiata, dato che è la crema maggiormente utilizzata, sia dai pasticceri che dagli amatori, negli ultimi tempi, per la preparazione delle Cream Tarte, ossia quelle torte a base di frolla, molto coreografiche, decorate con spuntoni di namelaka, macaroons, fiori e meringhe.

Cream Tarte di LaMou Dolce Lab: https://la-mou-dolce-lab.business.site/

Insomma, la classica preparazione ultra facile che vi farà fare un figurone, appagando palato e vista.

La classica preparazione che… mi fa uscire di testa, perché agli altri riesce e a me no (non a primo colpo!).

Ne ho dovute provare 3 di ricette prima di arrivare alla quadratura del cerchio. Mi serviva una crema bella sostenuta da spremere al sac a poche per delle decorazioni, ho ottenuto delle poltiglie che mi si scioglievano con il calore delle mani. Un nervoso che non posso descrivervi!

Non vi linko le ricette sbagliate, sia per non indurvi in confusione, sia perchè le blogger a cui mi sono rivolta sono da me stimate e non voglio far fare loro brutta figura.

Ma intanto io mi trovavo alla vigilia del compleanno di mia figlia con un sacco di cioccolato e panna sprecati e ancora nessuna idea per come decorarle la torta che avevo in mente di fare.

Ero ad un passo dall’ordinare la torta in pasticceria (per me una sconfitta personale) quando mi sono ricordata che la mia amica Valentina, non solo è pasticcera, ma lavora a La Mou, la pasticceria che ha vinto l’edizione 2020 di Cake Star. Valentina è una mia amica “virtuale” di vecchia data, ci siamo conosciute tramite FB e il nostro essere fan di Montersino, per continuare di tanto in tanto a confrontarci e scambiarci ricette (invero, sono io che spesso le chiedo lumi, come questa volta!). E’ stata anche lei a mandarmi il mio primo pezzo di lievito madre. Insomma, di lei mi fido e le leccornie che le vedo postare, sia in casa che in pasticceria, sono sempre di altissimo livello.

Con la gentilezza che da sempre la caratterizza, Valentina ha voluto condividere con me la ricetta della Namelaka che usano nella pasticceria LaMou. Dopo averne provate 3, posso assicurarvi che questa è il top del top, come gusto, tenuta e consistenza.

Ricetta Namelaka Infallibile (per dolce concessione di LaMou Dolce Lab)

Dosi per ottenere circa 2 litri di crema, sufficiente per farcire e decorare due tarte di media grandezza (4 strati in tutto)

  • 300g panna fresca
  • 100g latte fresco
  • 90g zucchero
  • 400g cioccolato bianco
  • 16g colla di pesce
  • 1 litro di panna

Come si fa la Namelaka

  1. Mettere in ammollo la gelatina in acqua fredda. Mettere a bollire la prima dose di panna (300g) con lo zucchero e il latte.
  2. Fuori dal fuoco aggiungere la gelatina ben strizzata e far sciogliere bene. Quindi aggiungere il cioccolato bianco (in estate a temperatura ambiente è praticamente già sciolto!!!).
  3. Dopo che anche il cioccolato bianco è sciolto versare a filo la restante panna fredda (1 litro) girando con una spatola.
  4. Infine, frullare bene il tutto con un frullatore (a immersione oppure il bimby per chi ce l’ha). Possibilmente eliminate con l’aiuto di una schiumarola o un cucchiaio le bolle che si formano in superficie (con il bimby lasciate girare al minimo le lame per un minuto). In questo modo l’assenza di bolle lascerà una consistenza ultra cremosa (diversamente le bolle poi lasciano una consistenza più ruvida e rugosa).
  5. Fatto! Ora lasciate addensare la namelaka in frigo almeno 10/12 ore prima di utilizzarla o congelarla.

Come si usa la Namelaka

  1. Se dovete dosarla al sac a poche, per fare degli spuntoni, dopo il raffreddamento (10/12 ore) montare con una frusta elettrica e usare normalmente per fare degli spuntoni o delle decorazioni.
  2. Se dovete colarla negli stampini in silicone, per delle monoporzioni o degli inserti, colatela dopo il passaggio 4 sopra, quando è ancora liquida, senza montarla. Lasciate sempre raffreddare in frigo prima di congelare gli stampi in silicone, per consentire una gelificazione ottimale della crema.
  3. Dato che la crema non patisce il congelamento ed è molto versatile, se siete in dubbio su quanta crema vi servirà, Potete preparare la dose intera e congelare l’eventuale avanzo. Se siete rimasti delusi da altre ricette e volete comunque testare la consistenza di questa ricetta, preparatene 1/4 di dose, vedrete che non rimarrete delusi.

E mi raccomando! Se abitate o passate da Falconara Marittima (AN), vi consiglio vivamente di fare tappa a LaMou Dolce Lab, dove, son certa, faranno festa sia le vostre pupille, sia le vostre papille.

Baci.

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