Come da tradizione, ogni Capodanno è per me l’occasione di sperimentare nuove forme e nuove versioni del tiramitù. Il Tiramisù torronato ormai da 10 anni a questa parte è quello che vanta il maggior numero di varianti e ogni volta riscuote grande successo specialmente nel periodo natalizio. Quest’anno ancora di più, visto che sono riuscita a declinare il tiramisù in una versione SENZA LATTICINI partendo dalla ricetta orginaria. In pratica ho sostituito la panna con ulteriori albumi (come normalmente si fa per una versione più leggera) e il mascarpone con panna vegetale. Devo dire che il risultato ha sorpreso anche me e aprirà la strada a nuove e sempre golose varianti.

La dose che vi do è per 8/10 porzioni, se la notte di capodanno avrete più ospiti basterà raddoppiare le dosi (o quadruplicarle!!!). Può anche essere servito come semifreddo (a temperatura di freezer), la presenza della meringa, infatti, lascerà una consistenza “morbida” anche al prodotto congelato.
Perché si chiama Tiramisù Torronato? Non perché negli ingredienti c’è il torrone, ma perché ci sono gli ingredienti tipici del torrone nella crema, ossia meringa, miele e nocciole. Io aggiungo sempre anche un po’ di liquore che se ben dosato non da note alcoliche ma solo aromaticità che smorza il sapore dell’albume.
Non mi resta che augurarvi buon inizio d’anno! Un abbraccio goloso a tutti e ci rivediamo presto con ricette senza latticini.

Ingredienti per 8 persone :
- 75g albumi (circa due albumi piccoli)
- 220g miele (220g honey)
- 250g albumi pastorizzati (in brick)
- 200ml panna vegetale da montare
- 100g nocciole tostate e tritate grossolanamente
- 15/20 ml cucchiaio di amaretto oppure San Marzano Borsci oppure Cointreau
- 20 savoiardi (che normalmente non contengono latticini, sentitevi liberi però di variare il tipo di base usando pan di spagna o altro tipo di biscotti)
- 4/5 tazzine di caffè ristretto non zuccherato
- Cacao oppure riccioli di cioccolato extra fondente per guarnire
Procedimento:
- Portare ad ebollizione il miele fino a raggiungere 121°. Nel frattempo cominciare a montare gli albumi (75g). Questi albumi possono essere sia freschi sia di quelli in brick, tuttavia ho notato che gli albumi in brick montano meglio se freddi di frigo, diversamente da quelli non pastorizzati, e dovendo versare il miele caldo, si ha una cottura anche degli albumi “freschi”.
- Quando il miele è alla giusta temperatura, attendere che la schiuma di cottura svanisca, quindi versare il miele a filo sugli albumi con le fruste al minimo. Montare fino a raffreddamento, quindi aggiungere il resto degli albumi (in brick) e continuare a montare fino ad ottenere una meringa ben ferma (tirando su la frusta deve fare “il becco”. Per maggiori informazioni sulla meringa vedi questo post).
- Unire infine le nocciole in granella e il liquore.
- Inzuppare i savoiardi nel caffè e formare uno strato nel piatto o coppa da portata. Versare la crema in uno strato uniforme, quindi creare un secondo strato di savoiardi e crema.
- Spolverare di cacao amaro poco prima di servire oppure grattugiate del cioccolato extra fondente sul tiramisù (min 85%). PEr gustarlo al meglio, lasciatelo riposare almeno due ore in frigo per amalgamare per bene i sapori.

Per la foto mi sono affidata a quelle della versione con panna e mascarpone, ma vi assicuro che anche nella versione senza latticini avrete una bella consistenza cremosa e gradevole tanto all’occhio quanto al palato.
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