Pasta matta al vino bianco (base per torte salate) con due varianti di ripieno

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Pasta matta al vino bianco (base per torte salate) con due varianti di ripieno

La pasta matta è un impasto molto simile alla pasta brisée che si prepara in maniera semplicissima agitando energicamente tutti gi ingredienti in una ciotola con il coperchio.

E’ presente in praticamente tutti i blog di cucina, tanto che è difficile dire chi l’abbia proposta per prima al grande pubblico. Probabilmente Anna Moroni, ai tempi de La Prova del Cuoco, per la sua semplicità è probabile che l’abbia fatta anche Benedetta Parodi o più recentemente Benedetta Rossi, o magari è una ricetta presentata solitamente in tutti i party Tupperware che si rispettino, poi prestata al web dopo l’avvento dei blog! Se sapete chi l’ha proposta per primo nel mondo mediatico, ditemelo nei commenti.

Se non l’avete mai fatta, provatela alla prima occasione, come sostituto di una qualsiasi base per torte salate. Se l’avete già provata, vi invito comunque a provare la mia versione con vino bianco, che ricorda molto il sapore dei taralli, tipici della mia terra, la Puglia.

Vi propongo oltre alla ricetta della pasta matta, anche due varianti di ripieno, una vegana, l’altra vegetariana. Ma ricordate che potete usare la pasta matta come base per qualsiasi torta salata, senza bisogno di lievitazione, il che la rende ancora più versatile e comoda da usare.

Per la pasta matta (dosi per uno stampo di 24 cm circa)
  • 300g farina 00
  • 150g olio evo
  • 75g vino bianco
  • 75g acqua
  • un cucchiaino di sale
  • un cucchiaino di lievito istantaneo per torte salate (tipo lievito per dolci ma non vanigliato, per intenderci: il paneangeli con la bustina gialla)

Come si prepara la pasta matta: Inserite tutti gli ingredienti in una ciotola di cui avete il coperchio (ottime allo scopo quelle per impasti della Tupperware). Chiudete con il coperchio e agitate energicamente. Otterrete un impasto slegato ma asciutto. Finite di impastare con la punta delle dita oppure con una spatola quanto basta per ottenere un impasto omogeneo. Pronta! Vedi la videoricetta sotto o sul mio canale YouTube.
Può essere stesa subito o lasciata riposare una mezz’oretta in frigo, come si fa per la frolla.
IMPORTANTE: non impastate troppo a lungo, altrimenti si sviluppa il glutine e l’impasto invece che essere friabile sarà duro.

Questa è la base! Vediamo ora due ripieni facilissimi da preparare, ma si sposa bene con qualsiasi cosa ci mettiate dentro!

Calzone di mozzarella e pomodoro con pasta matta

calzone-mozzarella-pomodoro

Questo è uno dei piatti preferiti di mio marito, che ho imparato da mia suocera. Semplice, velocissimo da preparere e gustoso. Piace a tutti.

Per il ripieno al pomodoro e mozzarella
  • 120g mozzarella oppure scamorza
  • una decina di pomodorini pelati (rossi o gialli a voi la scelta)
  • un mazzetto di basilico
  • due cucchiai di pangrattato
  • sale e pepe q.b.
  • un filo di olio di oliva e.v.
Procedimento per il calzone al pomodoro e mozzarella
  1. Dividete l’impasto in due metà. Stendete la prima metà possibilmente non utilizzando troppa farina oppure con le mani direttamente nella teglia.
  2. Cospargete il fondo con un po’ di pagrattato per poter assorbire l’acqua in eccesso della mozzarela e dei pomodori.
  3. Adagiate sul fondo le fette di mozzarella ed i pomodori melati.
  4. Condite con un filo d’olio, un pizzico di sale e a piacere basilico e/o origano.
  5. Cuocete in forno già caldo a 180/200° fino a doratura.
  6. Servire calda o tiepida.

Calzone alle cime di rapa stufate

Pugliesità mode on! L’aggiunta del vino bianco nell’impasto ricorderà a molti il sapore dei taralli… sposati alle cime di rapa stufate… potete solo immaginare quanto sia buono il connubio! Per veri amanti della Puglia e aspiranti tali!

calzone-alle-cime-di-rapa-vegan

Ingredienti per il ripieno alle cime di rapa stufate:

  • 500g di cime di rapa già pulite e sbollentate in acqua o cotte al vapore
  • 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
  • una presa di capperi sotto sale (la mia variante vegan alle acciughe)
  • un peperoncino
  • due foglie di alloro
  • 1 spicchio di aglio
  • mezzo bicchiere di vermouth o vino bianco secco 

Come preparare le cime di rapa stufate

  1. In una padella scaldare l’olio con l’aglio ed il peperoncino, senza farlo soffriggere, aggiungere la verdura leggerbente sbollentata o cotta al vapore, un pizzico di sale e coprire con il coperchio e lasciar cuocere a fuoco moderato. Girare di tanto in tanto.
  2. Aggiungere anche i capperi ben sciacquati e l’alloro. Lasciar cuocere il tempo necessario perché tutta la verdura sia tenera e cotta.
  3. Aggiungere quindi il vino, far sfumare e terminare la cottura a fuoco vivo fino a compreta evaporazione dell’alcool.
  4. Eliminate le foglie di alloro, quindi con un frullatore ad immersione omogeneizzate il tutto ottenendo una crema. Se notate del liquido in eccesso, lasciate cuocere ancora qualche minuto per far restringere.

Utilizzate la crema di cime di rapa come ripieno della vostra torta salata. Successo assicurato. Buona sia fredda che calda.

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10 risposte a “Pasta matta al vino bianco (base per torte salate) con due varianti di ripieno”

  1. Avatar Chef V.

    base fantastica… solo che poi ci si sbizzarrisce e si finisce con l’ingurgitare quantitativi industriali di calzoni, rustici, e torte….ecc… 😜👎

    1. Avatar Cle

      Beh… É pur sempre un modo per mangiare più verdura o farla mangiare a chi di solito la evita. XD

      1. Avatar Chef V.

        Ben detto 😉👌… ben detto

  2. Avatar Silvia
    Silvia

    Ciao! Ho la torta salata ai broccoletti in forno. Creso ci sia un errore nella quantità di olio. Ho dovuto aggiungere molta farina e nelle altre ricette in rete ne è previsto molto meno. Cmq complimenti per le tue ricette! Silvia

    1. Avatar Cle

      Ciao Silvia. Grazie della segnalazione.
      Guarda l’ho fatta 3 volte in 2 giorni, di cui una praticamente in vidediretta! E le dosi sono quelle che ho riportato.
      Per scrupolo l’ho appena ripreparata e confermo che le dosi che ho usato sono quelle che ho indicato.
      In effetti cercando la ricetta sugli altri blog vedo che le dosi che usano gli altri sonp diverse e prevedono meno olio.
      io la tratto alla stregua di ua frolla, per cui la materia grassa è più o meno la 1/2 del peso della farina.
      Se aumento la farina l’impasto che ho è mlto più dro, anzi, non si riesce a compattare tutta.
      Forse dipende dalla farina. Buh!

  3. Avatar Paola

    Grazie. Ne preparo una versione abbastanza simile, proverò a sostituire parte dell’acqua con il vino bianco

    1. Avatar Cle

      Ciao Paola e grazie. Fammi sapere come andrà! 🙂

  4. Avatar Paola Bortolani

    sai che non ho mai fatto la pasta matta, nè l’avevo mai sentita? sarò l’unica al mondo a questo punto! Ora provo e vediamo cosa scopro 🙂

    1. Avatar Cle

      Te ne innamorerai: è perfetta per risolvere situazioni dell’ultim’ora! Poi fatta con il vino ricorda moltissimo il sapore dei taralli pugliesi.
      Quanto al non averne sentito mai parlare… beh… è proprio per questo che vale la pena avere un blog di cucina no?
      Un mio amico una volta trovò una similitudine molto azzeccata, sia pure un po’ spinta: le riviste di cucina (come anche i blog) sono come il porno: gira e rigira, qualche cosa di nuovo spunta sempre! ahahahaahahahah

      1. Avatar Paola Bortolani

        sì ma devi girare parecchio 😉

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