Vi ricordate le mie brioches senza tuppo? Beh… Il sapore era molto buono (simile proprio alle brioches da bar) e non mi andava proprio di buttarle, tanto peggio in un periodo di restrizioni e difficoltà a reperire gli ingredienti al supermercato come questo.
Ci ho fatto dei cake pops davvero squisitissimi e devo assolutamente condividerli con voi.
Ora, non vi chiedo di fare la mia stessa ricetta di brioches solo per ridurre il tutto in briciole. Allo scopo potete usare un pan di spagna venuto troppo secco, merendine prossime alla scadenza che ai vostri bambini non sono piaciute, del pan brioche non più fresco… Insomma: é una idea di riciclo (piacerà molto alla mia amica Paola Bortolani!). Credo la moda dei Cake Pops si sia diffusa in America in concomitanza con il boom delle torte decorate, magari proprio per l’esigenza di recuperare le parature delle torte sagomate.
Le mie brioches erano aromatizzate al rhum e arancia ed il sapore finale, abbinato al cioccolato della copertura, ricordava molto quello delle Fiesta Ferrero. Da qui il nome che ho dato a questi Fiesta cake pops.
Provateli! Sono irresistibili! Sono una idea carina per regalarvi un innocuo peccatuccio di gola dopo cena oppure da offrire in un pomeriggio di te con quelle amiche sempre a dieta (appena finisce la quarantena). O ancora sono una idea sfiziosa per un pacchettino goloso da regalare sotto le feste!
Fiesta Cake Pops
Ingredienti per circa 8 Fiesta cake pops
Due tazze (circa 500ml di volume) di brioche o pan di spagna sbriciolato finemente
Un cucchiaio colmo di confettura di albicocche o marmellata di arance
Un cucchiaino di rhum o Cointreau
Cioccolato 75% per la copertura
Come fare i cake pops
In una ciotola mischiare le briciole di pane di spagna con un goccio di rhum e un cucchiaio di marmellata. Attenzione perché vi serve meno marmellata di quello che potete pensare per poter avere delle palline compatte che mantengano la forma e/o si reggono sugli stecchi. Non aggiungete tutta la marmellata, tenetene un po’ da parte in modo da usarla solo se realmente necessario.
Lavorate il composto con le mani compattando il più possibile. L’impasto deve essere dalla consistenza della pasta frolla cruda.
Aiutandovi con un cucchiaio da dosaggio (15ml) prelevate sempre la stessa quantità di prodotto e arrotolatelo tra i palmi delle mani.
Fondete il cioccolato al microonde e aiutandovi con uno stecchino ricoprite i cake pops.
Decorate a piacere con zuccherini.
Deliziosi. Finiscono in un baleno.
E voi? Avete mai fatto i cake pops? Li avete mai assaggiati? Vi stuzzicano come idea per un buffet o per dei regalini golosi? Scrivetelo nei commenti, poi proveta anche queste ricette
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Eccolo qui, il primo weekend dopo non so quanti anni (direi 10, da che abitiamo insieme) che mio marito non mi ha portato la colazione dal bar.
Essendo una smarworker da diversi anni le restrizioni per le uscite quotidiane le stavo avvertendo meno, ma adesso che ha fatto capolino il primo weekend inizio ad accusare anche io i colpi della reclusione. L’unica cosa positiva è che mia figlia non sta portando da scuola raffreddori e tonsilliti varie.
Se anche voi come me state sentendo la mancanza di una bella brioche sfogliata, ecco qui qualche ricetta con cui colmare il vuoto psicologico (che sono quasi certa il vostro stomaco non è proprio vuoto in questi giorni!)
Dai, alla prova costume 2020 avremo tutti una dispensa papale, per ora consoliamoci con i piaceri che possiamo goderci spensieratiin casa.
Il grande classico. Il più amato. Quello che vi manca di più in questo momento. Necessaria qualche abilità in cucina, ma potreste essere fortunati anche al primo tentativo se seguite bene la ricetta.
Più semplici dei croissant in quanto non richiedono la sfogliatura, data dallo strato intermedio di pasta sfoglia. buoni buonissimi, da non sottovalutare
La lotta tra saccottino e croissant è serrata. Cosa preferite? Il saccottino è un buon modo per cominciare a prendere confidenza con la sfogliatura. E’ stato il mio primo esperimento di brioche lievitata ed è andata più che bene. Con la macchina del pane si fa in un attimo.
Se per voi colazione significa nostalgia di Starbucks o se proprio siete negati con i lievitati, non scoraggiatevi e elevate il vostro spirito mattutino con la Lemon Pound Cake. Attenzione però: crea dipendenza!
Se non vi siete mai cimentati nella sfogliatura e nelle pieghe della pasta sfoglia, non temete: ho anche realizzato in tutta fretta un video per voi:
E voi? Quale è la vostra colazione preferita al bar? Cosa vi manca di più in questo momento di chiusura di bar e pasticcerie? Fatemelo sapere nei commenti.
E poi… partecipate alla piccola gara culinaria che ho ideato per rinfrancarci durante la quarantena. Per info clicca sulla immagine in basso.
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Siete costretti a casa, vi viene voglia di dolce ma non avete grandi attrezzature! Ho una buona notizia per voi: ci sono tantissime ricette di dolci deliziosi che non richiedono molto più che una ciotola, un cucchiaio e una frusta a mano per poter essere realizzati.
Per far divertire i bambini nella decorazione oppure semplicemente spolverati di zucchero a velo. Sapore superlimonoso. E’ una ricetta americana , per definizione ultra semplice.
Croccante e comunque elegante. Almeno una volta nella vota la dovete provare. Squisita.
Hai scelto il dolce giusto per te? Perfetto allora! Preparalo oggi stesso e… partecipate alla piccola gara culinaria che ho ideato per rinfrancarci durante la quarantena. Per info clicca sulla immagine in basso.
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Ogni anno il 9 marzo la torta Sacher ormai è una tradizione per il compleanno di mio marito. Ma a noi foodblogger, si sa, servono ricette nuove e se non sfruttiamo le occasioni speciali per testare qualcosa di nuovo è peccato mortale!!!
In verità sono sempre combattuta tra la volontà di istituire delle tradizioni di famiglia del tipo (ah! questa è la torta che mia madre prepara sempre per la X occasione) ed il testare cose nuove. Per cui, le variazioni sul tema sono il giusto compromesso tra il consolidare una tradizione e continuare a sperimentare (come il tiramisù a capodanno: i miei amici sono sempre curiosi di scoprire ogni anno la nuova versione e fare la classifica dei loro preferiti!) .
La tradizione vuole che, per il suo compleanno, mio marito venga festeggiato con una Sacher Torte. Dopo il largo successo della Sbrisolona Sacher ho pensato di provare una versione crostata, lasciandomi ispirare dal libro Progetto Crostate di Federico Podron (di cui vi ho già proposto la Crostata Strudel qui).
Pertanto, quest’anno la Sacher è stata in versione Tarte invece che Torte! E oltre al compleanno di mio marito ci festeggio il post numero 500 su questo blog! 😀
Ma vediamo di quali strati si compone questa Sacher Meringue Tarte:
Partendo dal basso: Una frolla sablèe, uno strato di marmellata all’arancia (confettura alle albicocche per i tradizionalisti), biscuit sacher, ossia l’impasto della torta sacher cotto in uno strato sottile, mousse al cioccolato e topping di meringa. In realtà Podron chiude con la classica glassa Sacher e le meringhe le usa per decorare i bordi. Il topping di meringa caramellata è una mia variante.
Vi ho incuriosito abbastanza? Se vi state chiedendo se sia una torta laboriosa, in realtà non tanto quanto può sembrare. Le basi sono semplici da preparare, non servono necessariamente riposi in freezer/frigo… insomma, in un paio di orette avete la torta bella e pronta (ed io ho due bimbi piccoli a casa, di cui uno di 3 mesi! Si, sono allenata e skillata, mia figlia dice che sono WonderWoman, ma ci potete tranquillamente riuscire anche voi con meno fatica di quel che credete!).
Bene, bando alle chiacchiere. Ecco dosi e procedimento per la Sacher Meringue Tarte
Sacher meringue Tarte
* * * ispirata alla Sacher Tarte di Federico Podron * * *
IngredientiPer la frolla sablèe al cacao
Dosi per circa 2 crostate di 18/20 cm diametro
200g burro a temperatura ambiente
275g farina 00
25g cacao amaro setacciato
scorza di arancia grattugiata
130g zucchero a velo (io 125g)
un uovo (50g)
IngredientiPer il biscotto Sacher (riporto le dosi di Podron con tra parentesi le mie modifiche)
205g uova (circa 5 uova grandi)
62g zucchero invertito (io miele)
100g zucchero
100g farina
62g farina di mandorle (io altra farina 00 ma se potete usate le mandorle)
20g cacao amaro
122g panna liquida (io 125g burro)
75g cioccolato fondente 56% (io 78%)
60g olio e.v. di oliva (io olio di semi di arachide).
6g lievito per dolci
Ingredienti per la mousse al cioccolato semplice (Panna e cioccolato)
160g di cioccolato fondente al 60%
240g panna fresca (non avendo a disposizione la panna fresca, io ho usato panna vegetale e cioccolato al 78% per contrastare la maggiore dolcezza)
Per rifinire e decorare la sacher tarte
un vasetto di confettura di albicocche (io preferisco quella di arance per la sacher)
Meringhe francesi per decorare
Glassa al cioccolato fatta con 160g panna fresca, 140g cioccolato fondente e 20 ml liquore al cioccolato. (io ho coperto il dolce con meringhe caramellate sbriciolate, senza glassaggio)
Come preparare la Sacher Meringue Tarte
Preparare la frolla sablèe al cacao: in una ciotola o nella planetaria lavorare con la foglia il burro e la farina ed il cacao (oppure sfregarli tra le mani) sino a che la farina non acquista la consistenza di sabbia bagnata. Aggiungere quindi il resto degli ingredienti e per ultimo l’uovo. Lavorare quel tanto che basta per amalgamare gli ingredienti, poi coprire con pellicola e mettere in frigo a riposare. (Nel frattempo dedicatevi alla preparazione del biscotto e della mousse). Dopo il riposo, prendete la frolla dal frigo, lavoratela un po’ con le mani per ridare plasticità al burro e foderate il fondo ed i bordi di due stampi per crostata. Cuocere “in bianco” (senza ripieno) per 10/12 minuti a 170°C.
Preparare il biscuit sacher: Montate le uova a temperatura ambiente con lo zucchero ed il miele. Con l’aiuto di una spatola in silicone larga incorporate la farina, il cacao, il lievito setacciati con movimenti dal basso verso l’alto. Sciogliete il cioccolato con la panna (o burro) ed emulsionate per bene con un frullatore ad immersione pnna, cioccolato e olio. Unite a filo l’emulsione ottenuta al composto di uova e farina usando la foglia (o una spatola) di silicone. Colare il biscuit sacher su una teglia larga ottenendo un biscotto di circa un centimetro di spessore. Cuocere per 10 minuti a 190°C.
Preparare la mousse al cioccolato semplice: fondere il cioccolato al microonde e semi montare la panna. Unire una picola parte di panna al cioccolato per rendere la struttura più arieggiata ed abbassare la temperatura. Quindi unire il resto della panna utilizzando una frusta. Trasferire in un sac a poche e tenere da parte al fresco (non in frigo altrimenti rassoda troppo e non riuscite a spremerla).
(Facoltativo) Preparare la meringa caramellata: Per il topping potete usare meringhe già pronte o la glassa lucida al cioccolato. Se volete fare voi le meringhe, montate 100g di albume con 100g di zucchero semolato. aggiungete quindi a mano con la spatola 100g di zucchero a velo. Cuocere con lo sportello del forno lasciato un po’ aperto a 140°C fino a completa asciugatura. (Nota: a 140°C le meringhe si scuriranno un po’ e acquisteranno un gusto più caramellato. Se le volete bianche cuocere a 100°C sempre con forno aperto.
Per la glassa al cioccolato semplice (io ho omesso questo strato): scaldate la panna e scioglietevi il cioccolato. Unite il liquore ed emulsionate con un frullatore ad immersione. Lasciate riposare in modo che le bolle d’aria si disperdano (il composto non deve essere montato, solo emulsionato).
Comporre il dolce
(NOTA BENE: Se vi siete spaventati per il numero dei passaggi, sappiate che ci ho messo di più a scriverli che a eseguirli! In più, tenete sempre a mente che il freezer è il vostro grande alleato: potete preparare frolla, biscuit e mousse in giorni diversi e congelarli, e preparare il resto solo il giorno del montaggio/servizio. Per la mousse abbiate però cura di congelarla in uno stampo un po’ più piccolo di quello usato per la frolla e non nel sac a poche, oppure preparatela il giorno del montaggio).
Stendere uno strato non troppo spesso di marmellata sul fondo e i bordi della frolla già cotta senza ripieno.
Adagiare sulla marmellata il biscuit sacher e ricoprire con un velo sottile di altra marmellata.
Spremere la mousse al cioccolato sulla torta e livellare con una spatolina.
Cospargere le meringhe sbriciolate sulla superficie della torta.
La torta può essere conservata sia in frigo sia a temperatura ambiente in inverno. Anche se appena tolta dal frigo, la frolla sablèe manterrà una consistena morbida, simile al pan di spagna.
Note Finali.
Devo dire che questa Sacher Tarte, come le altre ricette che ho provato dal libro Progetto Crostate di Federico Podron, è molto equilibrata nei sapori. E’ vero che ho fatto le mie belle varianti, ma il biscotto sacher e la frolla sono giustamente indietro di dolcezza per compensare la presenza della marmellata e addirittura in questa versione delle meringhe. Per cui, tenete conto che se doveste usare queste basi per altre ricette, potreste trovarle poco dolci (e, magari, poco di vostro gusto) se assaggiate singolarmente. nel complesso, vi assicuro, che funzionano benissimo.
Mi raccomando ad utilizzare una frolla sablèe, ossia una frolla più carica di burro e meno di zucchero. Questo farà si che oltre ad essere meno dolce questa frolla, sarà anche meno croccante e tenderà ad assorbire l’umidità del ripieno, con il risultato che anche fredda di frigo la frolla sablèe avrà quasi la consistenza di un pan di spagna e potrà essere tagliata senza rischiare di rompere il tavolo sottostante già a temperatura di frigo!
Per la mousse, potete usare qualsiasi ricetta di vostro gusto che riteniate collaudata purchè al cioccolato fondente. Sicuramente una mousse preparata con i tuorli (base pat’ à bomb) è più gustosa, ma anche la versione semplice funziona bene. Idem per la glassa: sentitevi liberi di usare quella con cui vi sentite sicuri o… non usarla affatto, come me, e virare verso le briciole di meringa.
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Classica o al cacao? Al cocco o in versione crostata? La Torta Mimosa sarà la protagonista di questo weekend.Vi propongo alcune varianti sul tema dolci all’ananas o dolci alla chantilly per sfruttare gli ingredienti che avete in casa (soprattutto se siete costretti a casa per contrastare questa fastidiosissima emergenza Covid-19). Buon weekend e… state a casa (a far dolci).
Un grande classico in qualsiasi periodo dell’anno. Per me è stata “la torta” di compleanno per eccellenza e la prima torta che ho imparato a fare guardando mia madre. La decorazione finale può essere con quadrotti di pan di spagna oppure con briciole di pan di spagna. Sempre buonissima, per non sbagliare! Ma per favore: niente cioccolato sopra.
Della torta mimosa questa torta richiama solo la tipica decorazione con cubetti di pan di spagna, ma è tutta al cioccolato. Niente ananas e niente chantilly: la crema è una mousse al cioccolato. Superbuona e supergolosa.
Nulla vi vieterebbe di completare questo dolce con dei cubetti di pan di spagna se proprio volete restare fedeli al tema della torta mimosa, in versione crostata. In ogni caso vi garantisco che questa crostata è fan-ta-sti-ca e la crema pasticcera da forno, una volta che la proverete, non la lascerete più. Da provare con qualsiasi frutto sciroppato.
Anche questa con la torta mimosa ha in comune la chantilly e l’ananas, ma la rifinitura e la decorazione sono fatte con il cocco rapé (cocco grattugiato). Un’accoppiata paradisiaca che catapulterà le vostre papille gustative ai tropici.
Questa è la versione super easy per chi non ha tempo: un rotolo semplice da preparare in quattro e quattrotto, con chantilly alla francese (panna montata zuccherata e vanigliata) senza crema pasticcera, e con frutta (fresca o sciroppata) di vostro gusto. Ananas per i tradizionali, lamponi per un miglior effetto cromatico (e di gusto), fragole per chi non vuol sbagliare!
Se della torta mimosa amate solo l’ananas e il pan di spagna, oppure siete fan di Bree Van de Kamp, beh… allora la torta rovesciata all’ananas è quello che fa per voi. Nulla vi vieta di servirla con una pallina di gelato o uno spuntone di panna montata o ancora una generosa cucchiaiata di crema a lato (scegliete voi se bavarese, chantilly italiana o chantilly francese).
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Stanche della solita (e laboriosa) torta mimosa per la festa della donna? Ecco la mia proposta: Un bel rotolo facilissimo da preparare, con chantilly alla francese (che è più sempice della chantilly italiana prevista per la mimosa) e frutta a vostro piacimento. Io ho scelto i lamponi, ma vanno benissimo anche fragole oppure le ananas sciroppate, se proprio volete restare sul tema mimosa.
Pensate di essere negate per i rotoli perché vi si rompono sempre? Tranquille! Vi dico io come fare un rotolo che non si rompe, anche senza planetaria o altri strumenti complicati! Anzi, in questa videoricetta uso un frullino a mano, pensate un po’!
Tutti i prodotti che vedete nel video sono prodotti Tupperware, che adoro. Se avete domande sulle caratteristiche o il loro utilizzo sarò ben lieta di rispondere.
Ora prendete carta e penna, per segnarvi i pochissimi ingredienti che servono.
Ingredienti per il rotolo alla chantilly e lamponi
3 uova (tenute in acqua calda di rubinetto per 10 minuti)
140 gr di zucchero
1 pizzico di sale
80 gr di farina
(facoltativo, io non l’ho messo) un cucchiaino di lievito per dolci
Per farcire e decorare
250ml panna fresca
100g (circa, regolatevi in base al gusto) zucchero a velo, possibilmente vanigliato
lamponi o altra frutta fresca
bagna a piacere (io non l’ho messa, il rotolo resta comunque abbastanza umido)
Procedimento e Videoricetta per il rotolo ai lamponi e chantilly
Prima di iniziare: mettete le uova in una ciotola con acqua calda del rubinetto (circa 50/55gradi) per una decina di minuti. Questo riscalderà un po’ le proteine degli albumi e vi consentirà di montarli meglio, assicurandovi la giusta flessibilità necessaria dopo la cottura. MAI usare uova fredde di frigo. Persino a temperatura ambiente sarebbero troppo fredde per questo tipo di preparazione. Altrimenti il vostro rotolo potrebbe rompersi… e non ditemi poi che non ve lo avevo detto!
Separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve con lo zucchero.
In un’altra ciotola sbattere leggermente i tuorli. Aggiungere i tuorli e la farina agli albumi in due tempi (metà alla volta). Mescolare con movimenti dall’alto verso il basso.
Distribuire il composto in uno strato uniforme sulla leccarda del forno coperto con carta da forno oppureo un foglio di silicone con bordo (come vedete nel video), come quello Tupperware
Infornare in forno già caldo per 6/7 minuti a 220*.
Appena fuori dal forno, capovolgere il biscuit su carta da forno, staccare il foglio di silicone e arrotolate il biscuit mentre è ancora caldo. Avvolgete in un canovaccio pulito e lasciate raffreddare.
Mentre il rotolo si raffredda, preparare la farcia: montare la panna con zucchero vanigliato. Lavare e tagliare la frutta.
Srotolate il rotolo freddo, bagnate con bagna di vostro gusto (facoltativo) e spalmate sopra la crema chantilly ottenuta. Distribuite uniformemente i lamponi e riallotorate.
Lasciate riposare un paio di ore in frigo (oppure congelate) e poi servite tagliato a fette.
Vi assicuro che vi conquisterà per la sua seducente e semplice bontà.
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Pare che il 25 febbraio sia stato il 2020 pancake day, il che significa che per una volta sono stati quasi tempestiva nel preparare (e pubblicare) la ricetta giusta il giorno giusto. Nulla di pretenzioso, e sicuramente perfezionabili,ma un modo dolce e piacevole di cominciare la giornata.
Non sono amante dei pancakes ma quando ho visto la video ricetta di Fatto in Casa da Benedetta la scorsa notte (insonne) ho deciso di provarli a fare la mattina stessa, anche perché gli ingredienti sono sempre a disposizione di chiunque: uova, farina e zucchero!
Vi lascio ricetta e video ricetta ed aspetto i vostri commenti se mai lo proverete o li avete già provati.
Ingredienti per 3 o 4 pancakes
2 uova (separate) 25 g zucchero 40g farina 20g latte aroma a piacere burro per ungere la padella
procedimento per i fluffy pancakes
Separare gli albumi dai tuorli
Montare gli albumi a neve con lo zucchero
A parte sbattere con una forchetta i tuorli insieme al latte
Unire in due tempi all’albume i tuorli alternati alla farina.
Scaldare una padella leggermente unta (pulite l’eccesso di unto con carta assorbente). con un mestolino create dei mucchietti di impasto come mostrato nel video. Inumidire la padella con due cucchiai di acqua e coprire.
Dopo due minuti rigirare i pancakes con un movimento deciso ma delicato. Terminare la cottura, sempre avendo cura di aggiungere acqua e coprire per creare un effetto vapore.
Servire con frutta fresca, crema gianduia e/o marmellata.
Buona Colazione!
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Se seguite anche un solo blog o profilo IG un pelino salutista, è molto probabile che vi siate imbattuti in ricette o foto di granola. Ultimamente spopola anche nei supermercati accanto a muesli e cereali per la colazione.
A proposito. Conoscete la differenza tra muesli e granola? Entrambi sono mix di cereali e frutta secca per la colazione, solo che la granola è addizionata di zuccheri e grassi per poi essere cotta in forno, mentre il muesli non prevede cottura nè zuccheri o olii aggiunti. In definitiva il muesli è più salutare ma ultimamente la granola è più di moda (e più gustosa)!
Vi propongo una ricetta semplicissima ed economica per preparare in casa la granola, anche perché il costo di quella venduta nei supermercati è abbastanza scoraggiante.
A fine post troverete una infografica per creare infinite varianti e trovare, sperimentando, la vostra ricetta perfetta di granola.
Per il dosaggio degli ingredienti, se non avete dei misuratori tipo Cup americani, potete usare un vasetto di yogurt.
Ingredienti per la Granola Homemade
3 vasetti di fiocchi d’avena
un vasetto di nocciole tritate grossolanamente
un vasetto di semi di lino
1/2 vasetto di olio di cocco (o olio di oliva, oppure burro fuso)
1/2 vasetto di miele
2 vasetti di uvetta
Come preparare la granola
Mischiare in una ciotola larga tutti gli ingredienti secchi eccetto l’uvetta.
Unire l’olio e il miele, mescolare per bene con una spatola oppure con le mani.
Distribuire il composto, sgranandolo con le mani, su una teglia ricoperta di carta da forno
Infornare in forno già caldo a 180°C avendo cura di tirare fuori dal forno la teglia e mescolare il tutto ogni 10/12 min per evitare che bruci. Cuocere per circa 40 min.
Rimuovere dal forno, sgranare (si indurisce raffreddandosi) e quando fredda aggiungere l’uvetta.
Lasciar raffreddare per bene (anche tutta la notte) e poi conservare in vasetti ermetici. Consumare a colazione con latte o yogurt.
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I miei breakfast party sono ormai diventati una specie di tradizione: ogni volta che ho voglia di celebrare un momento speciale con i miei amici (compleanno, cambio casa, acquisto della planetaria da testare!!!), li invito per una domenica mattina a colazione a casa mia! E vedo anche che è molto apprezzata, p di quanto non lo sarebbe un brunch, non solo perchè la colazione è il pasto più amato da noi italiani golosoni, ma anche perché lascia liberi per altri impegni del weekend.
E sono dovuta arrivare alla “terza edizione” del mio breakfast party per provare finalmente la Crostata Cappuccina. Ce l’avevo in mente da tantissimo tempo e finalmente le ho dato in questo buffet la centralità che meritava. Quale poteva essere un dolce più appropriato per giocare il ruolo del pezzo forte in un breakfast party se non una crostata al gusto di cappuccino, appunto!
La crostata si compone di 3 strati, non troppo complicati da preparare: base di pasta frolla (possibilmente integrale), ripieno di frangipane al caffè e mandorle, e topping di ganache al cioccolato bianco variegata al caffè per completare.
Il risultato: una esplosione di gusto e consistenze nella vostra bocca da farvi desiderare di prolungare la colazione o la pausa te per ore e ore.
E’ stata apprezzata e acclamata da tutti e sappiate che divideva il tavolo con i brownie cheesecake, che quanto a bontà non sono secondi a nessuno.
Vi ho incuriosito abbastanza? Bene: segnatevi la lista ingredienti perché, se vi piacciono i dolci al caffè o alle mandrole. non vi pentirete di averla provata. Parola di Cle.
Ingredienti per la Crostata cappuccina
Dosi per due stampi quadrati da 20 cm lato oppure due tondi da 22 cm diametro
pasta frolla
circa 600g pasta frolla
Vi consiglio una pasta frolla non troppo dolce e se possibile con almeno una parte di farina integrale. Se non avete una ricetta collaudata provate queste dosi: 300g farina, 100g zucchero, 200g burro a temperatura ambiente, 1 uovo, un pizzico di sale, una punta di bicarbonato)
Per il frangipane al caffè:
190 g di farina di mandorle
190g zucchero
190 g di burro a temperatura ambiente
210 g di uova
35 g di amido di riso o mais
35 g di farina di grano duro
10 g di cacao amaro
10 g di caffè solubile
7 g di caffè macinato
Per la ganache al cioccolato bianco variegata al caffè
500 g di cioccolato bianco
320 g di panna
40 gr zucchero
30 gr burro
5 gr caffè solubile
5 gr colla di pesce ammollata
come preparare la crostata cappuccina
Iniziate preparando la pasta frolla mischiando tutti gi ingredienti fino ad ottenere una palla, che appiattirete e metterete in frigo riposare per circa 30 min.
Nel frattempo preparare il frangipane alle mandorle: Montare il burro morbido con lo zucchero, aggiungere le uova una alla volta, alternandole con gli altri ingredienti miscelati tra loro. Si otterrà un composto morbido e cremoso. Mettere da parte ma non in frigo, altrimenti si solidifica per via del burro.
Stendere la pasta frolla in una sfoglia di 3 mm e foderare due stampi per crostata (fondo e bordi). Bucherellare il fondo e distribuire il frangipane al caffè, lasciandovi un pochino sotto il bordo della crostata.
Cuocere per 40/45 min. a 170° o fino a che facendo la prova stecchino questo verrà via asciutto.
A questo punto potete congelare il dolce e terminare con la glassatura al cioccolato bianco il giorno in cui vi servirà.
Preparare la ganache al cioccolato bianco: scaldare metà dose di panna con lo zucchero, versarla poi sul cioccolato tritato e mescolare fino a fare sciogliere il cioccolato (eventualmente date dei colpetti al microonde). Aggiungere la colla di pesce ammollata in acqua fredda e fare sciogliere per bene, quindi unire il resto della panna e amalgamare il tutto (eventualmente servitevi di un frullatore ad immersione, lasciando in questo caso riposare il tutto una decina di minuti per far scomparire le bolle.).
Prelevare due cucchiai di ganache e mischiatele al caffè solubile. Tenere da parte.
Versare la ganache al cioccolato bianco a temperatura ambiebte sulla crostata. Con la ganache al caffè creare dei ghirigori a piacere.
Far riposare (o scongelare) in frigo per un paio di ore almeno prima di servire. Se arriva al giorno dopo è ancora più buona!!!!!
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L’anno scorso ho fatto le chiacchiere per la prima volta. Ci credereste? In verità su precetto della maestra di scuola materna di mia figlia che mi aveva coinvolto nella preparazione delle chiacchiere a scuola come rappresentante di sezione.
Per non sfigurare, ho iniziato una decina di giorni prima la sperimentazione, provando la ricetta “collaudata” di un’altra mamma, della zia dell’amica, della procugina della vicina di casa… niente… non mi convinceva nessuna, fino a che ho deciso di provare alla mia buona vecchia maniera facendo ricerche approfondite in rete su siti fidati.
Mi sono quindi imbattuta sulla ricetta (ma soprattutto consigli d’oro) di Dissapore. Forte delle spiegazioni tecniche contenute nel post (che vi invito rigorosamente a leggere e seguire) non solo ho preparato delle chiacchiere formidabili, ma… a detta delle maestre, ho “vinto” a mani basse la gara (ufficiosa) a scuola per le migliori chiacchiere preparate in diretta (e di mamme a friggere ce ne erano un bel po’! tutte con la propria “ricetta infallibile delle chiacchiere”). Io le altre non le ho assaggiate, ma in effetti l’aspetto delle mie era più invitante, devo concedermelo (anche perchè tenevo sempre sotto controllo la temperatura dell’olio).
Quindi, amici e amiche, se volete le chiacchiere ma non “a chiacchiere”, ecco la ricetta da seguire e gli errori da non fare (come viene suggerito sul sito Dissapore).
Ingredienti per le chiacchiere
140 gr di farina forte (per i più precisi dai 260 W).
20 gr burro a temperatura ambiente
30 gr zucchero
1 uovo medio
1 gr di sale
la scorza grattugiata di mezzo limone
2 cucchiai di Marsala secco (io ruhm, ma va bene anche la grappa)
2 cucchiai di vino bianco secco (o quanto ne richiede l’impasto)
(facoltativo) mezzo cucchiaino di lievito istantaneo (non ce ne sarebbe bisogno se seguite alla lettera la ricetta e i consigli sotto, ma se volete stare più sicuri, aggiungetelo pure).
*Attenzione a non eliminare la componente alcolica, fondamentale per avere un impasto friabile e sottile e far formale le caratteristiche bolle anche senza l’aggiunta di lievito. non preoccupatevi per i bambini: l’alcol evapora completamente in cottura.
Come si preparano le Chiacchiere
In una terrina, setacciare la farina e unirvi l’uovo, il sale, lo zucchero, il burro a pomata, la scorza di limone grattugiata e impastare il tutto, aggiungendo il ruhm.
Continuare a impastare aggiungendo tanto vino bianco secco quanto ne servirà per ottenere un impasto liscio e omogeneo (in genere potranno occorrere ancora due/tre cucchiai, dipenderà dal grado di assorbimento della farina), simile a quello della pasta fresca: occorreranno, a mano, circa una decina di minuti.
Fare un panetto, avvolgere in una pellicola e far riposare almeno un’ora a temperatura ambiente, per dar modo all’impasto di ammorbidirsi e stenderlo più facilmente.
Trascorso il tempo di riposo, riprendere l’impasto e stenderlo sottilissimo con il mattarello su una spianatoia infarinata, allo spessore di un millimetro. La pasta deve essere praticamente trasparente (quindi più sottile di quella che riuscireste a tirare con la macchinetta sfogliatrice). Non sbagliate lo spessore della pasta! ne va della friabilità e del gusto. Il più sottile che potete, quasi trasparente.
Con una rotella tagliare dei rettangoli, della misura di circa 10/12 cm. di lunghezza e 5 di larghezza, facendo un taglio centrale in modo che friggano meglio.
Mettere abbondante olio di arachide (non di oliva, che ha un punto di fumo troppo vicino ai 175*) in una padella dai bordi alti o in una casseruola, aspettare che la temperatura arrivi a 170-175 gradi, misurando con un termometro da cucina, poi immergere le chiacchiere, poche per volta. !La temperatura è molto importante per una cottura fragrante e leggera! Cuocere a temperatura più bassa vi farà avere chiacchiere pregne di olio, a temperatura più alta chiacchiere bruciacchiate. Mettere poche chiacchiere per volta vi aiuta a (i) non abbassare troppo la temperatura dell’olio; (ii) poterle controllare meglio evitando che si brucino. Se la temperatura sale oltre i 180*C spegnete il fuoco oppure abbassate il minimo la fiamma fino a che tornate di nuovo alla temperatura ottimale.
Lasciarle una decina di secondi poi girarle sull’altro lato, lasciandole anche qui per pochi secondi .
Una volta cotte, prelevare le chiacchiere usando una pinza, metterle su un vassoio ricoperto di carta da cucina e spolverizzatele, ancora tiepide, con zucchero a velo.
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